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Cara Chiara. Non possiamo escludere, ed i fatti confermano, che per alcuni la scelta innaturale del celibato religioso sia cercata e abbracciata per coprire, con strategia inconscia, personali problemi sessuali ed intime perversioni latenti, nel tentativo di insabbiarli sublimandoli in una scelta socialmente “alta” e condivisa. Ma la strategia non funziona e i problemi rimangono, a maggior ragione, assolutamente irrisolti; proprio perché nascosti il puzzo aumenta come quello di un topo morto che marcisce dietro all’armadio. La Chiesa, nei migliori dei casi, sottovaluta questa possibilità e di norma la rifiuta con sdegno così gli innocenti pagano. Si c’è davvero “qualcosa che non va” per usare un eufemismo; a cominciare da una certa teologia dove Iddio ha sacrificato suo figlio innocente e da lì... il ciclo continua.
Bruno