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Bruno, io sono un esemplare di militante che va in missione per conto di Dio, per scelta personale, come credente in Gesù.

La missione di Dio è una sola: la salvezza dell'uomo. Non sono io che salvo, ma è Dio per mezzo di Gesù che salva. Io porto soltanto una testimonianza di salvezza perché credo in Gesù.

In questo mondo mi sento prigioniero e schiavo del sistema giuridico, burocratico, politico in cui vivo e non so che fare. Mi alzo la mattina e mi sento come uno straniero in una terra non mia, con l'obbligo di pagare le tasse allo Stato, di non poter andare in vacanza perché devo andare a lavorare, altrimenti lo stipendio non arriva e se lo stipendio non arriva, io non vivo.

In questo mondo non mi sento libero, perché come ti muovi, calpesti il territorio di qualcuno che non ti vuole e ti manda via perché violi la sua proprietà. Per farmi una casa dove vivere devo chiedere il permesso ad un signore che ama cingersi i fianchi con una fascia tricolore. E se non faccio come questo signore comanda, cioè non mi adeguo ai suoi dettami, perché voglio rimanere me stesso e costruire la casa come piace a me, allora lui non mi dà il permesso per costruire la casa e io vengo inopinatamente combattuto e se persisto negato.

La casa la devo quindi costruire abusivamente, se la voglio, ma poi questo signore mi manda le ruspe a demolirmela o mi riempie di sanzioni.

Poi non finisce qui. Devo cercare un pezzo di terra dove costruirla. Ma la terra è tutta privatizzata e bisogna comperarla da qualche altro signore che mi chiede pezzi di carta che io non ho. Per comperarla occorre andare a lavorare e guadagnare dei bei pezzi di carta. Per lavorare bisogna essere forti e in buona salute, altrimenti non si riesce a lavorare.

Gesù invece dice di non pensare al cibo, ai vestiti, alla casa, ecc. ecc. perché ci pensa Dio Padre. Per questo io credo in Gesù e vado in missione per conto suo. Gesù mi fa sentire libero.